Corte Dogana

Corte Dogana

Nel corso dei secoli, Rivalta e il suo confine naturale, il Mincio, sono stati luogo strategico e funzionale agli eserciti di mezza Europa che hanno scorrazzato nel mantovano. Di queste vicende sono testimoni alcuni fabbricati che potete trovare nelle zona circostante: Il casermone (Al Casèrmun) di via Giovanni Arrivabene, la casermetta all’inizio di via Porto con l’ingresso ad arco, proprio sotto la meridiana dipinta sul muro, il fabbricato del Dosso (Al Dòs) di fianco alla Chiesa, la residenza dei Conti Arrivabene e la Dogana (Dugana), la bellissima corte, esistente già dal ‘500, che potete ammirare alla vostra destra, già di proprietà della famiglia Moschini di Goito. Dal nome non è difficile intuire come possa essere stato un luogo preposto al controllo delle persone e delle merci. Rivalta, fin dall’epoca matildica, è stata baluardo di difesa a nord di Mantova.

Nel ‘900 la Dogana è stata utilizzata come corte laboratorio, dove veniva stoccata la canna palustre, oltre ad essere cantiere all’aperto dell’altro calafato rivaltese, Giovanni Stocchi. Il ramo del fiume Mincio (al Canalet), che costeggia la corte, oltre a rappresentare un punto di attracco e scarico merce, consente, transitando vicino a Corte Pilota, di raggiungere località Grazie di Curtatone.

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