Le verdure
Giardiniera
Le verdure erano quelle stagionali. Le donne rivaltesi, sostenitrici dell’economia familiare, sfruttavano i periodi di abbondanza realizzando coloratissime giardiniere in dolce agro e, nel periodo di agosto, preparavano la famosa conserva di pomodoro, come riserva per tutto l’anno. Alcune verdure ed erbe spontanee non si conservavano, ma si usavano subito: li “fugadi” o Tarassaco, li “maröşuli” o Rosolaccio (Papavero comune) e i germogli del luppolo selvatico detti “luartìs” che in primavera crescono in abbondanza nei rivali della campagna o a ridosso della palude rivaltese. Anche il “luartis”, raccolto fresco e ben lavato, entra a far parte della cucina rurale, con delle preparazioni semplici e gradite da chi apprezza gusti e sapori nostrani.
Così nascono ottimi risotti e gustosissime frittate di semplice pratica ma di assoluta bontà. Rivalta sul Mincio, fa parte del Comune di Rodigo, dove la produzione di angurie e del melone mantovano IGP toccano volumi produttivi importanti a livello europeo. Nasce così, negli anni ’80, nella locale Hostaria del Mincio, gestita da Gino Coffani, il famoso risotto con il melone. Ambitissimo piatto della cucina vegetariana soddisfaceva anche chi non lo era. Nel tempo, il cuoco rivaltese propose anche il risotto con il crescione, particolare erba spontanea che nasce nell’acqua sorgiva, spesso facile da recuperare nei canali delle Valli del Mincio, a nord del paese.